Ci sono tante malattie che prediligono le donne, una di queste è la sindrome di Tako-tsubo o sindrome del cuore infranto. Si tratta di una patologia che causa una sofferenza cardiaca acuta con sintomi identici a quelli dell’infarto: dolore al torace, respiro corto, sensazione di affogare e sudorazione. La sua origine, però, non è dovuta a una ischemia del miocardio su base aterosclerotica, ma a una condizione emotiva intensa che determina una massiva immissione in circolo di adrenalina e noradrenalina, due catecolamine – ormoni prodotti dallo strato midollare del surrene – che vengono rilasciate in situazioni di stress e ipoglicemia. L’adrenalina e la noradrenalina alterano la funzionalità cardiaca attraverso uno “stordimento” del muscolo cardiaco e un vasospasmo coronarico.
La sindrome interessa nel 90% dei casi le donne, specie in post-menopausa, e può insorgere dopo un forte dolore come il decesso di un congiunto, una violenza subita, la consapevolezza di essere stati ingannati, una separazione o una grossa perdita economica.
La diagnosi viene effettuata attraverso diverse indagini quali l’ECG, l’ecocardiografia e la coronarografia che dovranno escludere sia l’infarto che altre patologie cardiache gravi come le pericarditi, le miocarditi e la dissezione aortica.
La terapia medica della sindrome di Tako-tsubo si avvale di farmaci che hanno lo scopo di neutralizzare l’azione delle catecalamine, alleggerendo il carico del muscolo cardiaco.
A differenza dell’infarto, la prognosi è favorevole, le complicanze sono molto rare e la mortalità sarebbe inferiore al 5%. È necessario, però, che i soggetti che ne sono stati affetti, imparino a gestire gli stress emotivi attraverso tecniche di rilassamento o la disciplina dello yoga.