Molte donne mi chiedono: ma è possibile che i figli tardino ad arrivare perché sono stressata? Una domanda ricorrente per la quale non esiste una risposta certa. Vediamo il perché.

Iniziamo con la definizione scientifica di stress: una risposta psichica e fisica, qualche volta eccessiva, ma non sempre, ad uno stimolo che può essere una prestazione agonistica, un esame universitario, una forte pressione psicologica, un intervento chirurgico. Quindi, al termine “stress” (dal latino “strictus”: stretto; oppresso; compresso) non bisogna necessariamente attribuire un’accezione negativa, in quanto, se non è esagerato, può fornire anche forza ed energia nei momenti di bisogno.
Da un punto di vista medico possiamo definirlo come una condizione che determina un’aumentata produzione di ACTH, l’ormone adrenocorticotropo ipofisario, che induce, a sua volta, la produzione del cortisolo da parte del cortico-surrene. Il cortisolo, quindi, può essere considerato l’ormone dello stress.

Ma cos’è il cortisolo? È il cortisone endogeno, la forma attiva del cortisone, che viene prodotta dal nostro organismo in condizioni di stress.

Ma lo stress può ritardare il concepimento o causare addirittura sterilità?

Il sospetto c’è, in quanto uno stress eccessivo altera l’equilibrio di alcuni ormoni che potrebbero ritardare o addirittura impedire l’ovulazione; riduce la frequenza dei rapporti sessuali; induce a mangiare troppo ed in maniera disordinata e compulsiva; spesso induce a fumare e a svolgere poca attività fisica. Si tratta di una serie di cattive abitudini che, da sole, non possono giustificare una condizione di sterilità, ma, piuttosto, ritardare il concepimento.

È poco probabile, quindi, che lo stress da solo possa spiegare la sterilità, ma molto probabilmente può rappresentare un fattore in grado di peggiorare eventuali altre criticità. Quindi, concludendo, se è vero che la sterilità può causare stress non è ancora possibile dimostrare il contrario.

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